Quando l’arte riqualifica il territorio
La ‘visione’ di Giuseppe Stagnitta 

di Maria Chiara Ferraù

L’Etna, la Sicilia in un caleidoscopio di colori, i miti greci del Minotauro e le storie di Polifemo e Ulisse e poi ancora il Castagno dei Cento Cavalli e il volto rugoso di un anziano siciliano: questi e altri soggetti sono le nuove opere d’arte che i visitatori e i cittadini di Catania possono ammirare sui silos del porto di Catania, realizzate da importanti Street Artists provenienti da tutto il mondo.
Un progetto ambizioso ma molto realistico: cambiare il volto di una città e donare nel contempo delle opere d’arte all’intera collettività. «Il nostro obiettivo» ,dichiara Giuseppe Stagnitta, curatore della mostra e responsabile dell’Emergence Festival inserito nell’ambito di I-ART», è quello di ridare dignità a un luogo nascosto di Catania, la prima città in cui abbiamo messo all’opera diversi artisti importanti quali Danilo Bucchi, – sua l’opera sul Minotauro, una delle mie preferite –, e poi gli ucraini Interesni Kazki, che hanno realizzato il coloratissimo mito di Ulisse e Polifemo. Ogni artista ha avuto a disposizione un silos da decorare a suo piacimento, mentre il portoghese Vhils ha realizzato un’imponente opera che copre tutti gli otto silos che si affacciano sul mare».
Nell’opera di Vhils un anziano guarda il mare, verso l’Africa o verso la Magna Grecia. Il suo sembra essere lo sguardo di tutti i siciliani e di tutti i cittadini del mondo, aperto al futuro e con le sue radici nel cuore. È un’opera quasi nuova per Vhils, che ha lavorato con gli spray e non ha ‘scavato’ le pareti come usa fare per le strade del mondo. Ma la tecnica è sempre la stessa. Lui fotografa qualcuno e poi lo ‘ritrae’ sui muri con un segno che va all’essenza delle cose ed è inconfondibile.
La Street Art nasce in America come strumento di protesta. E oggi ha un nuovo ruolo che grazie all’Emergence Festival si sta diffondendo sempre di più nella nostra isola. Dice Stagnitta: »Da arte di frontiera e da reato – perché questo è spesso stata l’arte di strada – , essa si è trasformata oggi in vera e propria arte pubblica che trasforma luoghi abbandonati in opere monumentali. Opere che da un lato riqualificano i territori e dall’altro contribuiscono all’educazione estetica. Con il progetto dei silos, accolto favorevolmente anche dall’Amministrazione di Catania e soprattutto dal sindaco Enzo Bianco, che l’ha sposato e seguito passo passo, siamo contenti di poter donare alla città, ai catanesi e a quanti passeranno dalla strada che collega il porto di Catania all’aeroporto Fontanarossa e a quanti arriveranno qui via mare, un volto nuovo e artistico della città etnea«.
L’arte urbana italiana è stata il tema di una mostra, allestita nel 2014 all’Italian Cultural Institute di New York, che ha presentato il lavoro e il percorso creativo di una generazione di artisti. A Catania, invece, a dicembre è stata programmata l’inaugurazione di una mostra interamente dedicata all’arte urbana storica, che racconta i codici sorgenti di questa particolare forma artistica, curata dalla 999Contemporary di Roma. In mostra lavori dei precursori della Street Art e dell’arte pubblica, e ancora i graffiti writing degli anni ’80 di New York, fino ad arrivare ai nostri giorni con gli artisti che con passione e professionalità hanno realizzato i silos del porto di Catania.


Tags

I-ART , 999 CONTEMPORARY , ITALIAN CULTURE INSTITUTE , CATANIA , STREET ART , ARTE CONTEMPORANEA


Categoria

Arte e spettacolo

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