Rivoluzione editoria
Le librerie come una nuova agorà

di Lianna D'Amato

In un momento di forte crisi non solo economica, ma anche culturale, diviene indispensabile affrontare il problema della valorizzazione del sapere.
Il primo appuntamento di Taobuk 2015 ha visto protagonisti i maggiori esponenti del settore editoriale, invitati ad affrontare un dibattito e uno scambio di opinioni su «Rivoluzione Editoria. Nuovi equilibri e strategie». In questo contesto Franco Di Mare ha presieduto una tavola rotonda con Laura Donnini, Amministratore Delegato di Rcs Libri, Stefano Mauri, Presidente e AD del Gruppo Editoriale Mauri Spagnol, e Mario Resca, Presidente di Mondadori Retail.
Il dibattito ha aperto una finestra sul panorama editoriale odierno, svelandone non solo i punti deboli, ma anche i punti di forza e le nuove strategie. L’Italia è un paese che legge poco: è quanto emerge dallo studio svolto da Giovanni Solimine, che nel libro L’Italia che legge analizza i numeri di questa avversione alla lettura, delinea il profilo di chi legge, ne indaga i gusti e lo stile di vita, confronta i dati del mondo del libro con gli altri consumi culturali cercando di proporre una possibile strategia. Secondo le statistiche, in Italia si legge drammaticamente meno rispetto agli altri paesi. A leggere è infatti solo il 6% della popolazione (‘lettore forte’ è considerato colui che legge almeno un libro al mese).
Il 2008, anno di grande recessione economica, ha portato venti di crisi e provocato tagli agli investimenti anche in ambito editoriale. L’avvento di Amazon e dell’ebook ha ridotto il numero dei lettori e ha incrementato l’uso dei nuovi strumenti digitali. Tutto ciò ha causato l’indebolimento dell’editoria, spesso attribuito al governo che non promuoverebbe adeguatamente le attività letterarie, non educando la popolazione alla lettura. Non si può imporre la lettura, è necessario un imprinting in età infantile, infatti oggi la maggior parte dei lettori giovani appartengono alla ‘generazione Harry Potter’.
Oggi un lettore su sei legge su smartphone o tablet; e la maggior parte dei lettori è costituita da donne: curiose, impegnate a capire il perché delle cose, appassionate alla lettura. I bestsellers ricoprono un ruolo molto importante, anche se spesso di scarsa qualità. Infatti, grazie al successo di questi libri, che avvicinano il pubblico alla lettura, molti lettori sporadici sono diventati assidui. È importante fare tesoro di queste esperienze. Infatti, grazie al passaparola, un determinato libro riesce a diffondersi tra i lettori. Ed è questa una delle strategie adottate dalle case editrici che, in seguito a ricerche di mercato, elaborano uno specifico piano di marketing basato sulle richieste e le preferenze dei lettori. Il passaparola oggi vale molto di più di uno spot studiato bene. Il lettore si affida ai consigli degli amici, dei librai di fiducia, degli appassionati. Tra le varie iniziative di book-crossing è nata «Io leggo perché». È così possibile che nelle piazze e nelle università i lettori si incontrino tra di loro.
Il ruolo del libraio, che con i suoi consigli guida anche i lettori meno esperti nella scelta del libro da leggere, è essenziale. Bisogna pensare alla libreria come a un’agorà, un centro di aggregazione in cui ognuno possa trovare il proprio angolo di pace per leggere, scambiare opinioni, chiedere consigli.
Grazie alle innumerevoli iniziative proposte, il libro in formato cartaceo sta ritornando ad attrarre i giovani lettori che hanno ricominciato a sperimentare la compagnia di un buon libro da leggere in treno e nel tempo libero. È necessario che gli editori uniscano le forze per sensibilizzare la popolazione alla lettura e per far comprendere quale sia il rilievo sociale di questa attività.


Tags

TAOBUK , EDITORIA


Categoria

Letteratura

Scarica il PDF

Siculorum Gymnasium

A Journal for the Humanites

ISSN: 2499-667X

info@siculorum.it