Ernesto De Miro, Heraclea Minoa. Mezzo secolo di ricerche, Pisa, Fabrizio Serra, 2014, «Sicilia antiqua» IX (2012), pp. 432, € 595.

di Marco Camera

La rivista «Sicilia Antiqua» dedica un corposo volume monografico all’edizione dei risultati di oltre mezzo secolo di ricerche condotte ad Heraclea Minoa da Ernesto De Miro e dall’équipe da lui guidata a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso.
L’analisi della città ellenistica, cui è riservata la parte più cospicua del volume, è preceduta da brevi note sulla storia dell’interesse storiografico e archeologico del sito, sulle caratteristiche geologiche del territorio, sulle vicende storiche della città e sulle relative fonti letterarie, queste ultime corredate da una breve antologia di testi in traduzione.
Un accenno ai rinvenimenti d’età preistorica, risalenti fino al Neolitico, precede la disamina della documentazione archeologica relativa alla città ellenistica, affrontata in sei capitoli dedicati alle fortificazioni, al teatro e al santuario posto sul suo terrazzo sommitale, all’abitato, alle strade e all’impianto topografico urbanistico. Chiudono l’ampia sezione un esaustivo quadro di sintesi, comprendente anche le scarne conoscenze sulla città d’età arcaica e classica, e una rassegna dei materiali datanti, ceramiche e monete, che hanno contribuito alla determinazione dell’articolazione stratigrafica dei contesti scavati.
L’opera, corredata da una ricca documentazione grafica e fotografica, opportunamente distribuita in figure e tavole con puntuale apparato di rimandi nel testo, è completata da un catalogo di reperti selezionati con relativa riproduzione fotografica, curato da Domenica Gullì, e da una bibliografia archeologica essenziale sul sito. In appendice, infine, compare una nota dell’autore, già precedentemente edita, in cui si affrontano, tra mitografia e storia, le questioni di carattere toponimico inerenti la denominazione della città.
La città ellenistica illustrata nel volume attraversa un arco cronologico di circa tre secoli, rivelando la stratificazione di due impianti con fenomeni sia di sovrapposizione sia di riuso: il primo abitato, definito protoellenistico-punico, sviluppatosi nel periodo timoleonteo-agatocleo dopo la distruzione della città più antica ad opera dei Cartaginesi, è seguito da quello tardo-ellenistico/romano repubblicano, relativo alla colonia dedotta da Rupilio nel 132/131 a.C. e definitivamente abbandonata nel corso del terzo quarto del I secolo a.C. La documentazione archeologica dei diversi settori dell’abitato sottoposti ad indagine è analizzata in modo sistematico, con frequenti rimandi sia al mondo greco sia a quello punico, i due ambiti culturali al cui crocevia si intrecciarono le vicende della città. Nel testo sono efficacemente intercalate, nel dipanarsi della descrizione dei saggi di scavo e dei rinvenimenti, sempre ricca di dati tecnici e stratigrafici e in costante rapporto con gli aspetti topografici, sezioni dedicate alla presentazione di conclusioni parziali, preliminari alla sintesi finale.
Una scrittura sapiente, che unisce magistralmente il rigore tecnico, con cui l’ingente messe di dati è fornita alla comunità scientifica, il tono cronachistico del resoconto di scavo e l’accento riflessivo delle sempre ben argomentate interpretazioni, fanno del volume di Ernesto De Miro un mirabile saggio in cui un grande maestro dell’archeologia siciliana dipinge in un unico quadro non solo l’immagine della piccola città siceliota, nella sua fase di massima fioritura, ma anche un’intera stagione di studi e di ricerche sul campo.

 


Tags

ELLENISTICA , NEOLITICO


Categoria

Antichistica

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