Giuseppe Abbate, Pisa e la Sicilia Occidentale. Contesto storico e influenze artistiche tra XI e XIV secolo, Palermo, Kalós, 2014, pp. 108, € 16.

di Giulia Arcidiacono

Il volume presenta, in un sintetico quadro d’insieme, alcune fra le più significative risultanti artistiche dei rapporti culturali, storico-politici e commerciali che hanno vincolato tra l’XI e il XIV secolo Pisa e la Sicilia, fermando l’attenzione sull’area occidentale dell’isola e segnatamente su Palermo. Un sistema di relazioni che si condensa, nell’XI secolo, intorno al nuovo cantiere della cattedrale di Pisa, alimentato dalle risorse conseguite dai pisani nel 1064 a seguito della spedizione militare condotta contro la Palermo araba. Descritti alcuni fra i pezzi pertinenti, verosimilmente, al bottino della vittoria, Abbate si sofferma sulla manifestazione più alta del nesso artistico tra la città toscana e la Palermo normanna, ovvero la porta bronzea della cattedrale di Monreale, realizzata per Guglielmo II dal pisano Bonanno e associata, nella superba fabbrica siciliana, alla porta commissionata dallo stesso re ad un artista dalla fama altrettanto consolidata, Barisano da Trani. L’indagine si estende dunque al Duecento quando i traffici marittimi tra Palermo e Pisa si intensificano anche per via dei vantaggiosi privilegi assicurati, già dal Barbarossa, ai mercanti pisani. Insieme agli uomini, alle merci, alle idee giungono così nella Palermo sveva manufatti artistici di provenienza toscana, tra cui la Croce duecentesca oggi alla Galleria Regionale, attribuita da Enzo Carli ad un pittore di probabili origini pisane, il cosiddetto Maestro della Croce di Castelfiorentino. Un’opera che, aggiornata all’interpretazione giuntesca del tema bizantino del Christus Patiens, si collega alla costellazione italiana di Croci duecentesche adeguate alle esigenze spirituali di una società profondamente condizionata dalla predicazione degli ordini mendicanti e che si spiegherebbe tenendo conto della presenza a Palermo di una fiorente comunità pisana e dei suoi rapporti con i Francescani, insediati in città sin dal 1224. Il rapporto tra Pisa e la Sicilia nel Trecento, indagato nei due restanti capitoli, si esprime nel rinnovato flusso di importazioni toscane che allo scorcio del secolo, sullo sfondo di uno scenario politico radicalmente mutato, si addensa nell’isola contribuendo a rinnovare il linguaggio figurativo locale. In particolare, la Madonna di Trapani, scolpita per il santuario carmelitano della SS. Annunziata da Nino Pisano o da un suo stretto collaboratore, accelera, mediata da Pisa, la ricezione siciliana delle eleganti cadenze gotiche di matrice francese e l’apertura agli esiti di una rappresentazione sempre più umana e comprensibile delle figure sacre. La penetrazione in Sicilia del linguaggio giottesco-campano e senese-martiniano di irradiazione angioina e il pervasivo diffondersi di una cultura pittorica iberica non estranea al ruolo dominante della nobiltà di origine catalana orientano, parallelamente, il nuovo corso della pittura su tavola prodotta all’autunno del Medioevo. Su questo tessuto si innesta, cercato dall’autore, il fertile apporto toscano, le cui tracce si individuano, oltre che nell’attività siciliana di Niccolò di Magio, nell’arrivo, sulle sponde dell’isola, di tutta una trafila di tavole firmate da pittori pisani o attivi a Pisa alla fine del Trecento – Turino Vanni, Jacopo di Michele detto il Gera, Antonio Veneziano – ciascuno responsabile di avere introdotto nell’isola nuovi filoni iconografici e modalità espressive. Mantenendo un ordine di esposizione diacronico che rende ragione dell’evoluzione del contesto storico e sociale, il volume illustra dunque una storia di tramiti e di transiti via terra e soprattutto via mare che lascia emergere il compenetrarsi delle tendenze artistiche espresse nel basso Medioevo a Pisa e a Palermo, le reciproche influenze, i vettori. Il filo rosso individuato consente così di circoscrivere un ambito di ricerca che si presta ad ulteriori approfondimenti, toccando aspetti, oggetti e problemi su cui attualmente converge un animato dibattito critico.

           


Tags

PISA , PALERMO , SVEVI , NORMANNI , STORIA MEDIEVALE , MEDIOEVO


Categoria

Antichistica

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