Carlo Pastena, Angela Anselmo, Maria Carmela Zimmardi (a cura di), Bibliografia delle edizioni palermitane antiche (BEPA). Edizioni del XVII secolo: contributi e indici, Palermo, Regione siciliana, Assessorato dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Dipartimento dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, 2014, 2 voll., pp. 839, [ed. fuori commercio, consultabile all’indirizzo http://www.bibliotecacentraleregionesiciliana.it/bepa2_completo.pdf ].

di Marianna Formica

In seno al progetto BEPA (Bibliografia delle Edizioni Palermitane Antiche), promosso dalla Biblioteca Centrale della Regione siciliana nell’ambito del programma di recupero e valorizzazione del patrimonio librario palermitano, è stato pubblicato questo secondo volume dedicato alle Edizioni del XVII secolo. L’opera, è frutto di un attento e accurato lavoro d’équipe di bibliotecari cominciato sedici anni fa con il primo volume relativo alle edizioni del XVI secolo e pubblicato nel 1998. Si tratta di un progetto molto ambizioso, che ha censito e catalogato 3155 edizioni: non solo gli esemplari presenti presso la Biblioteca Centrale della Regione Siciliana «Alberto Bombace» di Palermo, ma anche quelle in possesso di altre biblioteche italiane e straniere, ovvero riportate nei repertori bibliografici a stampa e online, antichi e moderni. Lo studio è in primis rivolto alla comunità scientifica e agli studiosi che si interessano della produzione e delle vicende editoriali, della vita e della storia di Palermo del XVII secolo, ma fornisce numerose sollecitazioni e spunti per un numero cospicuo di lettori, così come auspicato dallo stesso direttore della Biblioteca centrale Francesco Vergara Caffarelli.
I contributi dei curatori dell’opera – che hanno illustrato le edizioni, i tipografi, le marche tipografiche, i committenti e i fruitori, le introduzioni, il repertorio e gli indici – vanno letti contestualmente e costituiscono, come sottolinea Giorgio Montecchi nella prefazione all’edizione, una vera e propria monografia, capace di offrire molteplici possibilità di ricerca e di approfondimento per lo   studio della vita culturale, sociale, religiosa, giuridico-istituzionale della Palermo secentesca.
Dalle pagine di questo libro emerge uno spaccato dell'editoria e della produzione incisoria palermitana non segnato però da figure di grandi tipografi né di grandi incisori di caratteri. La stampa dei libri risulta spesso poco accurata e stanca per via dell'uso di caratteri tipografici molto consumati. Grazie al censimento e alla catalogazione analitica è stato possibile individuare esemplari corredati da apparati illustrativi, destinati a perpetuare nel tempo il ricordo e la devozione per la Madonna o attenti a documentare i progressi nel campo delle discipline medico-scientifiche. In definitiva, lavoro coraggioso e apprezzabilissimo.



Categoria

Antichistica


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