Modo di legare i libri: un inedito manuale manoscritto del XVIII secolo, trascrizione e commento a cura di Fabio Cusimano, Palermo, Officina di Studi Medievali, 2014, pp.VII+136, €15,00.

di Simona Inserra

Fabio Cusimano è il curatore e trascrittore di questa edizione di un manoscritto inedito redatto nel XVIII secolo da un anonimo maestro legatore, pubblicata nella collana Libridine. Studi e ricerche sul libro, sul documento e sui beni immateriali della casa editrice Officina di studi medievali. Il lavoro, presentato da Giusy Sinagra, docente di Storia del libro, merita senz’altro di essere letto e consente di apprendere notizie dirette sulla manifattura delle legature dei libri in uno specifico periodo storico.
Cusimano ha il merito di aver portato alla luce un documento inconsueto nel panorama della manualistica, ritrovato tra le carte di un manoscritto composito fattizio dell’Abbazia benedettina di San Martino delle Scale, nei pressi di Palermo. Il manualetto consta di sole 27 carte, vergate da mano unica in una corsiva pulita e facilmente leggibile. Si potrebbe trattare, come nota il curatore stesso nell’ampio cappello introduttivo, di un manuale legato alle necessità pratiche del laboratorio di restauro librario e legatoria interno al Monastero, noto e apprezzato sin dal XVII secolo, quando venne avviato sotto la guida dell’abate Stefano Amico; il lavoro potrebbe essere servito come guida, e forse memento a sé medesimo, nella realizzazione di legature sistematiche di libri dell’abbazia stessa. Dopo la spiegazione, passo dopo passo, delle modalità di esecuzione di una legatura all’inglese, di una all’olandese e di una alla francese, il nostro legatore artigiano fornisce indicazioni sulle tecniche di marmorizzazione delle coperte, di preparazione di tasselli per il dorso e sulla decorazione con foglia d’oro. Sono presenti anche indicazioni relative alla cucitura dei libri, alla tintura delle pelli e alla decorazione dei tagli dei libri, nonché alla marmorizzazione delle carte finalizzata alla produzione di carte di guardia decorate.
Il lavoro di trascrizione è stato ampliato da una serie di riflessioni e note storiche sulla tradizione libraria del Monastero martiniano, con ricchezza di informazioni e notizie già in buona parte emerse attraverso i lavori di studiosi locali. L’apparato di note è molto ricco, forse troppo, e la lettura del pregevole lavoro ne risulta in parte appesantita.
La trascrizione è seguita da un apparato di immagini, con la riproduzione delle 27 carte manoscritte, purtroppo non perfettamente leggibile nella resa a stampa.



Categoria

Antichistica


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