La dottrina dei Body Thetan di Scientology:
presupposti teologici ed antropologici

di Augusto Cosentino

1. Introduzione

Scientology è una dottrina fondata da Ron Hubbard, un romanziere con una lunga produzione di fantascienza, che scrisse un saggio di meditazione, Dianetics, in cui poneva le basi del suo pensiero.[1] Nata negli Stati Uniti, dove ancor oggi si trova la sede centrale, a Los Angeles, e un importante centro, a Clearwater in Florida, denominato Flag Land Base, Scientology si è poi diffusa in tutto il mondo.
Resta aperto il problema se sia possibile inquadrare tale movimento come una religione a tutti gli effetti, dal momento che sembra mancare un vero e proprio impianto teologico.[2] Senza dubbio Scientology si propone anzitutto come una complessa filosofia che pone l’accento sull’uomo e sulla tecnologia. In tal senso appare come uno dei tanti fenomeni post-religiosi sviluppatisi nel XX secolo, che appaiono come succedanei delle religioni tradizionali nell’offrire le risposte ai grandi interrogativi esistenziali. Ma essa ha avuto un progressivo sviluppo che l’ha resa una religione a tutti gli effetti,[3] con un impianto gerarchico ed ecclesiologico, una serie di credenze, di rituali e una complessa mitologia.[4] D’altro canto proprio Hubbard progressivamente tende a concepirsi come un fondatore religioso,[5] e lo stesso fanno oggi i suoi adepti, con evidenti tracce di culto del fondatore.
Rispetto alla prima fase di Scientology, nata dalla pubblicazione di Dianetics, c’è probabilmente un’evoluzione nella concezione antropologica e teologica, derivante da vari influssi religiosi, in particolare orientali,[6] ma anche dell’occultismo esoterico.[7]

Secondo l’antropologia sviluppata da Scientology nell’uomo si creano degli engram, cioè dei ricordi a livello subcosciente, causati da traumi involontari (subiti in questa o in precedenti vite), oppure da crimini (che vengono definiti atti overt). Queste azioni fatte o subite vengono immagazzinate nel subconscio dell’uomo (definito “mente reattiva”), e risalgono al livello cosciente (“mente cosciente”) influenzandolo e provocando veri e propri traumi psicologici. Un’antropologia influenzata senza dubbio dalle teorie freudiane, se non fosse per l’idea che tali ricordi possono riferirsi a vite precedenti.[8] L’uomo vive in una condizione di minorità psichica, senza sviluppare tutte le potenzialità di questa sua parte spirituale (che vanno dalla possibilità di viaggi extra-corporei a capacità taumaturgiche con la sola forza del pensiero). La filosofia scientologica si propone quindi di liberare l’uomo spirituale dagli engram che gli impediscono di sviluppare queste potenzialità, per fargli raggiungere la Beingness. La condizione dell’adepto che ha raggiunto tale livello di consapevolezza è detta “stato di Clear”. Tale liberazione avviene tramite dei veri e propri corsi e auditing, cioè una formazione catechetica in cui un auditor accompagna il “paziente” (preclear) nel suo processo di formazione.[9]

 

2. Il Thetan

Ma il sistema religioso di Scientology non si limita ad accompagnare gli adepti in questa fase iniziale. Esso è strutturato in gradi successivi (degree), secondo i quali, una volta acquisito lo “stato di Clear”, ci si addentra in livelli superiore di formazione e di conoscenza.[10] Tale progresso segna il progressivo sviluppo della dottrina elaborata da Hubbard, col passaggio da pratiche di auto- o mutua-analisi a un vero e proprio sistema religioso:

Pertanto si può dire che Dianetics è stata e ha costituito un lavoro preliminare a Scientology e che nella sua dinamica di liberazione dagli engrammi resta in ogni caso “solidale” con la nuova realtà più a sfondo religioso.[11]

Mentre la parte iniziale della formazione di Scientology è essoterica, su questi gradi successivi vige il segreto iniziatico, anche se in parte li conosciamo dalle testimonianze di alcuni fuoriusciti o da materiali scientologici non secretati.[12] Inoltre, molti dei documenti segreti di Scientology sono stati violati da Wikileaks. Pur non essendo più disponibili su Wikileaks, a causa di un’azione legale intentata da Scientology, tali documenti sono stati pubblicati e, seppur con qualche difficoltà, sono oggi reperibili.[13]

Tra le dottrine segrete troviamo quella del Thetan e del Body Thetan.[14] Nella gerarchia dei gradi iniziatici, dopo quello di Clear, troviamo una serie di gradi che formano il cosiddetto Operating Thetan (OT).[15] La dottrina dei Thetan ha alla sua base il mito cosmogonico di Scientology: il mito narra di una colpa primordiale (definita «Incident 2» nelle fonti scientologiche e avvenuta 75 milioni di anni fa), che coniuga una concezione malthusiana, in cui si ritiene che la causa della fine del mondo sia stata causata dalla sovrappopolazione, con una struttura mitologica di chiara origine gnostica, in cui a causa di tale colpa è avvenuto l’ingresso del divino decaduto nel mondo. Durante queste evento primordiale Xenu, un personaggio che in certo qual modo è assimilabile al Demiurgo gnostico,[16] dopo aver distrutto l’intera popolazione terrestre con delle bombe nucleari, non è stato in grado di distruggere i Thetan, cioè le essenze spirituali.[17] Questi Thetan sono dunque esseri spirituali sopravvissuti alla catastrofe cosmica provocata da Xenu, ma sono stati ingannati con false informazioni. Dopo tale catastrofe cosmica i Thetan, dimentichi della vita precedente e della propria identità e sostanza, si sono impiantati in nuovi corpi. In questa loro vita corporea hanno portato con sé i traumi delle vite precedenti.[18] Una sorta di psicologia archetipica in cui si mescolano spiegazioni di deviazioni psicologiche legate all’inconscio di tipo junghiano e teologia/cosmologia di stampo gnosticheggiante. Il Thetan è dunque l’essenza o la parte spirituale dell’essere umano, la quale gli sopravvive dopo la morte e può essere soggetta a reincarnarsi in un altro corpo:[19]

The real sneaker in the R6 bank is “the person himself at the time”. This we call “the thetan” in the Item. Each Item has an impression of the being as he was at the moment of the item long ago. If one does not spot this each time, it will not erase and mass builds up as we go along. This means look at or locate yourself as a thetan at the time of the incident.

It is not the light. It is right where you are in the auditing chair, but of course, ages past.

Spot means “glance at”. q = Greek letter theta. qn is a trick way of saying theta-n. If, as you read this, you can glance at the wall, you can spot. It reads well.

One then has to get the earliest moment of one’s own beingness in the bank and “spot” it.

Then one has to spot it for each Item one runs.

One “spots the thetan” and the Item or (in the Objects) the Items, at the same time.

This is a bit of a trick. It is “simultaneous spotting”. Spotting the thetan in a called (verbal) item can be done at the same time as the Item is called.

Ordinarily, one calls or spots the Item a few times and then also calls and spots the thetan.

The thetan can also then be spotted without calling or spotting the item.

The right way is the way you get the most reads.

Soon one begins to be expert at it, but then one must be expert at it with Item 1, Part 1, Run 1 or it builds up.

One had a tiny bit of mass on him right at the start, as he was protesting. This is (slight as it is) enough to tie down the chain by leaving it with a basic. So “spot the thetan” each time. Spotting the environment at the time is also possible.[20]

Come si nota in questo testo il Thetan è propriamente «the person himself at the time». Nel momento in cui lo definiamo un essere spirituale, dobbiamo dunque intendere tale definizione nel senso dell’identità, un essere preso nell’hic et nunc del suo processo vitale, per cui «It is right where you are in the auditing chair, but of course, ages past». La differenza tra il Thetan e il corpo che lo ospita è chiarita da un altro testo:

A thetan is the person himself, not his body or his name or the physical universe, his mind or anything else. It is that which is aware of being aware; the identity which IS the individual. One does not have a thetan, something one keeps somewhere apart from oneself; he is a thetan.[21]

La natura del Thetan è dunque spirituale nel senso in cui si contrappone all’essenza corporea, per cui si tratta della «identity which IS the individual» ma «not his body or his name or the physical universe, his mind or anything else», cioè attiene al livello spirituale, non a quello materiale. Esso, dunque, è uno spirito che preesiste all’uomo in cui si incarna, immortale, composto da semplice energia.[22]
C’è dunque una contrapposizione tra parte spirituale e realtà materiale, che viene definita con l’acronimo MEST (Materia, Energia, Spazio, Tempo): la presa di coscienza della propria condizione di Thetan consiste nel comprendere la propria essenza spirituale distinta dal MEST materiale.[23] Il legame che, incidentalmente, lega il Thetan al MEST è dunque frutto di un errore, di una colpa o di un episodio primordiale. Essenza spirituale, il Thetan è anche immortale: sciolto il suo legame con un corpo, esso può continuare a vivere in altri corpi con forme di metensomatosi, per cui i Thetan imprigionati passano da un corpo ad un altro. Ma addirittura in vita il Thetan può essere capace di esperienze extracorporee o telepatiche.[24] Il problema è che tutte queste potenzialità sono a uno stato latente, in quanto, a causa dell’inganno primordiale, i Thetan sono del tutto incapaci di usare tali loro superpoteri, ma sono invischiati nella realtà materiale. D’altro canto, tale realtà materiale è stata prodotta dai Thetan stessi:

It was thetans who created the material world, which is composed of four elements—matter, energy, space, and time (MEST). Because MEST is the creation of thetans, it possesses only the reality they attribute to it. This means that the material universe actually is an illusion that becomes reality only through the action of thetans. However, once thetans had created the MEST universe, they began experimenting with taking on a corporeal human form. In the process, thetans gradually lost knowledge of their higher origins and became trapped in the bodies of humans (referred to as beings) and in the material universe. When the mortal being that a thetan inhabited died, the thetan simply entered another body around the time of its birth. Scientologists refer to this succession of lifetimes as a thetan’s “time track.” Having lost an understanding of their true identities, thetans came to accept the illusion that they are simply human.[25]

In base alle fonti scientologiche (che senza dubbio sono nate per successiva accumulazione e non mancano di contraddizioni) non sembra chiara la modalità secondo la quale la realtà sia stata creata dai Thetan. Ciò che sembra certo è che i Thetan prendono una forma corporea (Body Thetan), ma in questo passaggio perdono coscienza della loro origine e vengono intrappolati nei corpi e nel cosmo.
L’uomo, nella dottrina di Hubbard, è tripartito: la prima parte, la più importante, il Thetan, è detta anche “exteriorization”:[26]

It is a personal attitude, it is a personal view. An individual can exteriorize and experience this phenomenon. It is very easy to experience being a thetan, but it’s not easy to experience seeing one.[27]

La seconda parte è la mente, nella quale si trovano due principi (“Association” e “Differentiation”). Infine c’è il corpo:

Now, the body is a solid appendage which makes a person recognizable. The body is a game of considerable magnitude, and very popular at this time. It is quite old, but still very popular. The body can be monitored and handled by mental image pictures, and it can also be monitored and handled by thetans, fortunately. But a body is subject to these two other things. It is actually not possible to change a body without changing the other two things. The body is modified by the mind and the thetan, and is actually a very low order of MEST.[28]

 

3. I Cluster di Thetan

Tale concezione antropologica si complica ulteriormente, dal momento che, a ogni singolo uomo non corrisponde un singolo Thetan, come sua precipua identità. Ogni uomo ha in sé vari Thetan, cioè varie entità spirituali, per cui l’antropologia scientologica è ancora più complessa. Infatti, oltre al singolo Thetan, che costituisce la realtà individuale dell’uomo, i Thetan sono raggruppati in Cluster, cioè in veri e propri grappoli, costituiti in gerarchia, con un capo, un vice-capo e altri membri del gruppo:

In doing “a cluster” one is likely to find it is made up of other earlier clusters.

This is called a “cumulative cluster”.

A CLUSTER is a group of body thetans crushed or held together by some mutual bad experience.

A CUMULATIVE CLUSTER is a group of two or more clusters crushed or held together by some mutual bad experience.

A cumulative cluster looks like this: (the shapes are for illustration only )

 

3 clusters impacted together

( driven or wedged tightly together )

by: 1898 - Impact Horse Accident.[29]

Come si può comprendere da questo testo, non solo esistono gruppi di Body Thetan detti cluster, ma addirittura il raggruppamento può essere esteso ulteriormente, con gruppi più ampi di cluster uniti (cumulative clusters). Anche qui sembra esserci una contraddizione: i cluster sono grappoli di semplici Thetan disincarnati che vanno poi a sostare nei corpi (formando così i Body Thetan), o come sembra si possa desumere da questo testo, i cluster consistono di Body Thetan?

Il processo di creazione di questi cluster di Thetan è progressivo:

I’ve isolated a way a thetan comes to be stuck to another thetan. This gives the basis of clusters and having BTs.

The cycle is this: A thetan collides with another. That one makes a picture of being collided with. Other BTs get stuck to the picture.

The moment of actual contact of thetans was brief but the picture (containing a stop or withdraw) tends to be permanent.

Thetans then get the idea they can be permanently stuck as they see pictures of it happening.

Thus, we get the concept of a “black theta body”. This would be actual BTs stuck to a thetan plus pictures of BTs stuck to a thetan.

An answer to all this is to find the first picture a thetan made of contacting another thetan.

If not at once available the earliest instance of a thetan contacting (colliding, running into, attacking) another thetan could be acheived by Date/Locating times when one was being suddenly hit with clusters, or strange pains. [...]

The idea is to find and blow the first picture one made of another thetan.

This opens another way to “blow off” BTs — Date /Locate on a BT the first picture the BT ever made of another thetan.[30]

 

Sull’essenza del Body Thetan lo stesso Ron Hubbard torna in un altro documento che appartiene a un livello iniziatico più elevato:

 

For the purpose of clarity, by BODY THETAN is meant a thetan who is stuck to another thetan or body but is not in control.

A THETAN is, of course, a Scientology word using thr Greek “Theta” which was the Greek symbol for thought or life.

An individual being such as a man is a thetan, he is not a body and he does not think because he has no brain.

A CLUSTER is a group of body thetans crushed or held together by some mutual bad experience.[31]

 

Un testo molto complesso questo, perché se da una parte sembra alludere all’idea che il Thetan (da “Theta” che è l’iniziale di “Thought”) null’altro è che la parte razionale dell’essere umano, aggiungendo che esso corrisponde alla realtà individuale (come essere spirituale e non corporeo), dall’altra afferma che «he does not think because he has no brain».
Si diceva della presa di coscienza che ogni adepto di Scientology deve acquisire. Tale presa di coscienza lo porta ad avere il controllo dei Body Thetan, che avviene attraverso il processo di “clearing”:

Body thetans are just thetans. When you get rid of one he goes off and possibly squares around, picks up a body or admires daisies. He is in fact a sort of cleared being. He cannot fail to eventually, if not at once, regain many abilities. Many have been asleep for the last 75 million years.

A body thetan responds to any process any thetan responds to.

Somebody thetans are suppressive. A suppressive is Out of Valence in R6. He is IN valence in Inc I almost always.

One can’t run a human being on these two incidents since human beings are composites and would not be able to run the lot. Aside from that non-clears are away below an awareness required to even find these incidents.

Huge amounts of charge have already been removed from the case and the body thetans by Clearing and OT 1 and OT 2 to say nothing of engrams and lower grades.

Awareness is proportional to the charge removed from the case.

All though a human being is a composite being there is only one I (that is you) who runs things.

Body thetans just hold one back.

You will continue to be you. You, inside, can of course separate out body thetans and so solo auditing is the answer.

How good do you have to be to run body thetans off? Well, if you didn’t skimp your grades, clearing and OT 2 particularly, you should be able to command body thetans easily.[32]

La molteplicità dei Thetan accumulatisi in Cluster viene ritenuta la causa non solo di problemi e di sofferenze fisiche e psicologiche, ma anche dell’esistenza, in certi casi parossistici, di personalità multiple.

 

4. Thetan e Body Thetan

Dunque, come si è visto, la pressione legata ai traumi delle vite precedenti provoca le problematiche psicologiche all’essere umano. L’originaria dottrina degli engram è inquadrabile in tal senso. Ma lo sviluppo e l’articolazione della dottrina del Thetan ha portato Scientology a rendere molto più complessa questa teoria, che è inquadrabile sia dal punto di vista psicologico che teologico. Infatti sembra prevalere l’idea che queste entità spirituali aggiuntive, i Body Thetan, che stanno intorno o dentro l’uomo, aggregate in Cluster più o meno complessi, provochino delle sofferenze che hanno una vera e propria causa ontologica (o, si potrebbe dire, in certo qual modo demonologica, dal momento che questi Body Thetan costituiscono delle entità negativa da cui è necessario liberarsi).[33]

Probabilmente si tratta di una demonologia sviluppatasi nel corso dell’evoluzione di Scientology, perché non sembra essere presente nelle più antiche fonti. Nel complesso questa dottrina sembra portare in sé una serie di aporie, dal momento che - come abbiamo visto - non si comprende bene se il Thetan sia soltanto l’essere spirituale individuale da risvegliare o un essere demonico nocivo da cui liberarsi. Ma si tratta di una dottrina volutamente ambigua, che si comprende meglio se andiamo a vedere alcuni dei cosiddetti “Assiomi” dottrinali, sorta di sentenze oracolari che però, alla luce dell’intero sistema, ci permettono di meglio comprendere la teologia scientologica:

AXIOM 44. THETA (THE STATIC) HAS NO LOCATION IN MATTER, ENERGY, SPACE OR TIME. IT IS CAPABLE OF CONSIDERATION.

AXIOM 45. THETA CAN CONSIDER ITSELF TO BE PLACED, AT WHICH MOMENT IT BECOMES PLACED, AND TO THAT DEGREE A PROBLEM.

AXIOM 46. THETA CAN BECOME A PROBLEM BY ITS CONSIDERATIONS , BUT THEN BECOMES MEST .

A problem is to some degree MEST. MEST is a problem.

AXIOM 47. THETA CAN RESOLVE PROBLEMS.

AXIOM 48. LIFE IS A GAME WHEREIN THETA AS THE STATIC SOLVES THE PROBLEMS OF THETA AS MEST.

AXIOM 49. TO SOLVE ANY PROBLEM IT IS ONLY NECESSARY TO BECOME THETA, THE SOLVER, RATHER THAN THETA, THE PROBLEM.

AXIOM 50. THETA AS MEST MUST CONTAIN CONSIDERATIONS WHICH ARE LIES.[34]

Come si può vedere da queste sentenze, il Thetan è allo stesso tempo sia lo spirito individuale (detto Theta the Static) che lo spirito “demonico” (Theta as the Mest): una sorta di ambivalenza per cui il Thetan individuo, pensando se stesso, si duplica o si trasforma in Thetan materiale o corporeo. Il fatto che «It is capable of consideration» ci induce a considerarlo come un ente spirituale che pensa se stesso, e nel pensarsi viene «to be placed», cioè assume una consistenza e, di conseguenza, diventa un problema (cioè diventa MEST). In tal senso è possibile dunque dire che il Thetan è la causa del MEST. Per dirimere le aporie che abbiamo posto sopra, possiamo quindi affermare che allo stesso tempo il Thetan è uno spirito positivo e negativo, ma anche spirito che causa la materia. Ma esso, con la sua presa di coscienza, risolve i problemi del Thetan “as MEST”, cioè corporeo o materiale.

Si tratta dunque di Body Thetan, cioè Thetan che si sono incarnati nei corpi. Il passaggio tra una forma di Thetan ad un’altra è chiarito dallo stesso Hubbard:

Once upon a time there was a thetan, and he was a happy little thetan and the world was a simple thing. It was all very, very simple.

And then one day somebody told him he was simple.

And ever since that time he has been trying to prove that he is not.

And that is the history of the Universe, the Human Race, the Fifth Invaders, the Fourth Invaders, the 31/2 Invaders, the people on Mars, Saturn, Jupiter, Arcturus, the Markab Galaxy, the Markab System, the Psi Galaxy, Galaxy 82—

I don’t care where you look—that’s the story.

Only it’s too simple a story, much too simple a story, because a thetan would have to admit he was simple if he understood it.[35]

 

Il titolo della storia (The Story of a Static) mostra come si tratta di una narrazione incentrata sul Thetan “positivo”, che se nella fase primordiale («Once upon a time») era un essere semplice, successivamente perdette questa sua caratteristica che ha bisogno di ritrovare.
Dunque tali Body Thetan non sono pulsioni interiori o espressioni psichiche, ma veri e propri enti spirituali autonomi che vengono ad accumularsi sull’individuo, come si evince da un processo di Auditing del livello OT IV (chiamato “Drug Rundown” o “Secondo muro di fuoco”):

 

According to Hubbard, “Nots handles” are those beings or entities or “body thetans” (“BTs”) that are located in the body or around the body. The auditing procedure of Nots is supposed to locate those entities, and send them off to do their own thing - picking up a body of their own or whatever but no longer infesting the individual or his body.

The entities are being various things, like a body part (a bone, arm, cell, whatever) or a particular personality, or condition, such as “TV watcher,” or “fear,” or “worker,” or “solitary angry man,” and so on. According to this line of thought, people get confused as to who they are and who they are not. A person hears these voices or feels desires, and so on, and thinks he is the source of them.

Yet, the theory goes, you are not necessarily the originator of these thoughts or impulses. Another may be. So, by identifying who is the being (who is the source of these vocalizations or impulses) and spotting where it is located, you are freed to think for yourself.

So an auditor has you (the main guy in control) ask each BT, “What are you?” and “Who are you?” The Body Thetans are then supposed to separate out and realize that they are in fact themselves; that they are not some body part or whatever.

At the same time, you realize that the BTs are different from you; that their mental pictures, ideas, and degraded impulses do not originate from you.

According to Hubbard, these beings are very easily overwhelmable and hypnotic. Because of this, they tend to take on the personality of whatever (or whoever comes along that gets their attention).[36]

 

Una volta che l’uomo acquisisce la consapevolezza della propria condizione spirituale Thetan, comprende anche le cause delle proprie sofferenze, che derivano proprio dal legame col MEST. In questa unione l’uomo prova sofferenza, in quanto il Thetan porta con sé i residui del passato:

An item or identity the pc has actually been sometime in the past (or present) is called a terminal. It is “the pc’s own valence” at that time. In the goals problem mass (the black masses of the reactive mind) those identities which, when contacted, produce pain, tell us at once that they are terminals. The person could feel pain only as himself (thetan plus body) and therefore identities he has been produce pain when its mental residues (black masses) are recontacted in processing.[37]

La liberazione dal MEST passa quindi da una serie di pratiche che a buon diritto possiamo definire “rituali”.

 

5. L’Auditing e il Thetan Operante (OT)

Il Thetan ha il compito di ingannare l’uomo e portarlo fuori strada. Dunque è necessario un lungo lavorio interiore, che passa attraverso vari livelli di Auditing, per poter riconoscere le trappole e gli inganni insiti in tale complesso sistema spirituale e materiale in cui si vive immersi. Ecco quindi che da questo mito antropogonico deriva la concezione soteriologica propria di Scientology.[38] In essa si insiste sulla progressiva presa di coscienza (una vera e propria gnosi spirituale) di tale condizione inconscia, che deve arrivare sino alla vetta più alta, che, tramite il “Bridge to Total Freedom” conduce alla condizione di “Operating Thetan” (OT), cioè permette di distinguere il proprio autentico Thetan liberandolo dalle appendici demoniche e materiali (Body Thetan e MEST). Questo processo è strutturato (se le scarne informazioni che trapelano dal livello esoterico sono esatte) in 8 livelli successivi:

OT I

OT II

OT III (Wall of Fire)

OT IV (Drug Rundown)

OT V (New Era Dianetics)

OT VI

OT VII

OT VIII (Truth Revealed).[39]

Come si è detto i Body Thetan sono gli spiriti disincarnati che si sono incarnati in nuovi corpi. La dimenticanza o ignoranza della propria origine va sanata con la presa di coscienza. Infatti l’essere Thetan si ricollega anche con la coscienza acquisita di questa condizione, e si contrappone all’ignoranza (Anaten):

Anaten (unconsciousness) can be spotted away.

It is part of the light. When the light went on, the thetan went anaten. Instead of a Solo Auditor going anaten in his session, it is only necessary to spot the anaten in the thetan when running the light.

When you spot a light or object or combination of objects, you should get a read on the needle. By spotting the same thing again, you get another read. By spotting it again, you get another read. And so you continue to spot it, time after time, until no more reads occur by reason of spotting. [...]

Spotting the thetan follows the same rules. You spot repeatedly until there are no more reads on the needle by reason of spotting the thetan (self) at that instant and place.

You don’t have to see the light to spot it or see the thetan or see the object or objects. You only need to spot the place where they are with the idea of what should be there.

Of course, seen at first or not, continued spotting makes it blow.[40]

La presa di coscienza della propria condizione avviene attraversando i vari livelli di OT, accompagnati da un Auditor, un ministro del culto che ha già superato i vari livelli di istruzione.
Si tratta cioè di un processo progressivo di consapevolezza individuale, che è allo stesso una scoperta di una condizione primigenia e una liberazione dai legami col cosmo:

 

Su questo sfondo di una competizione profonda tra l’essere spirituale e l’essere “dentro la materia” - realtà che appartiene a chiunque vive in questo mondo -, il Thetan (l’essere spirituale che noi siamo) ha il compito di “combattere una battaglia”, di “giocare un gioco”: deve imparare a prendere le distanze dal mondo materiale MEST, deve addentrarsi nella libertà per vivere sempre più nella sua vera identità spirituale che lo qualifica e che all’inizio configurava il suo vero stato originario.[41]

 

Un vero e proprio processo di approfondimento di una gnosi nascosta, che non si limita alla rivelazione razionale di un segreto iniziatico, ma che è accompagnato da forme che possono essere definite, a tutti gli effetti, come rituali, che consistono nella ripetizione ridondante, quasi ossessiva, di formule rivelate, in modo da favorire l’acquisizione cosciente di esse e la presa d’atto della propria autentica realtà spirituale:[42] la catechesi dell’Auditing è dunque accompagnata da altre forme quali «la “ripetizione”, il “dialogo”, la “domanda/risposta”, lo “spelling comunitario”»,[43] per cui «l’Auditing in tal senso passa a qualcosa di più e di diverso: diventa un “rituale religioso”»[44] o esorcistico.[45] Al contempo la salvezza dell’uomo passa per la presa di coscienza della propria natura spirituale di Thetan e dalla liberazione dalla parte corporea (MEST) e da queste appendici demoniche, i Body Thetan, residui di vite precedenti e di un processo cosmico di creazione. Tale “esorcismo” tramite l’Auditing permette di liberarsi dall’amnesia e di riprendere la consapevolezza, in modo che i Thetan si stacchino dal corpo. Dopo essersi liberati dal corpo la loro sorte è quella di attaccarsi ad altri corpi o di rimanere definitivamente liberi.[46]

In effetti, come chiarisce Hubbard in un altro testo, le fasi di crescita spirituale sono tre: dopo quella di liberazione dal MEST e quella di Theta Clear, la fase superiore (Operating Thetan) va al di là della semplice liberazione o presa di coscienza:

By Operating Thetan we mean Theta Clear PLUS ability to operate functionally against or with Mest and other life forms. For the first time we have here the matter of ABILITY. An Operating Thetan is not an absolute term. Theta Clear is a more absolute term than Operating Thetan. An Operating Thetan is a Theta Clear (Not a mystical mystic out on an inversion) who can also do something.[47]

Si tratta cioè di sviluppare le potenzialità presenti nel Thetan (cioè questa “Ability” che in un altro passo è definita “Doingness”).

 

6. Presupposti gnostici della dottrina di Scientology

La dottrina di Scientology può essere a buon diritto annoverata tra le forme di gnosticismo moderno.[48] Lo stesso Ron Hubbard rivendica questa parentela («Scientology is a Gnostic faith in that it knows it knows»),[49] e nel mondo scientologico non c’è alcun rifiuto nell’essere definiti “gnostici”.[50]
Lo “gnosticismo” di Scientology è, nell’idea dello stesso Hubbard, legato alla grande attenzione che ha sulla conoscenza come mezzo salvifico:

Scientology is the science of knowing how to know answers. It is an organized system of Axioms and Processes which resolve the problems of existence.

A Scientologist is a specialist in spiritual and human affairs.

Scientology is organized from the viewpoint of the spirit and contains a precise and usable definition of the spirit, and charts and studies and is capable of changing the behavior of the spirit.

This science is formed in the tradition of ten thousand years of religious philosophy and considers itself a culmination of the searches which began with the Veda, the Tao, Buddhism, Christianity, and other religions. Scientology is a Gnostic faith in that it knows it knows. This is its distinguishing characteristic from most of its predecessors. Scientology can demonstrate that it can attain the goals set for man by Christ, which are: Wisdom, Good Health, and Immortality.[51]

Come abbiamo visto, abbiamo anzitutto una crisi primordiale, che sembra richiamare per certi versi la dottrina gnostica della colpa di Sophia che ha dato inizio alla caduta della scintilla divina nel mondo materiale. Xenu appare a tutti gli effetti come una sorta di Demiurgo gnostico, che tiene prigionieri i Thetan (la scintilla divina) e li costringe a vagare per il mondo imprigionati nei corpi. Il tema gnostico della dimenticanza o dell’ignoranza del divino imprigionato nel cosmo sembra proprio alla base di tale concezione. Propriamente gnostico è poi il processo salvifico, il quale passa per una istruzione catechetica che è allo stesso tempo una forma di esorcismo che permette agli adepti di Scientology di liberare il Thetan dai lacci del MEST per trasformarlo in Thetan Operante, cioè libero e consapevole della propria essenza e delle proprie potenzialità superumane.[52] Ad un primo acchito sembrerebbe mancare del tutto in Scientology il livello del divino superiore, in quanto si tratta di una dottrina religiosa nata sostanzialmente su presupposti areligiosi post-moderni. Per cui se da una parte c’è un’ampia spiritualità connessa alla dottrina dei Thetan e dei Body Thetan, dall’altra manca in concetto di “Dio” come inteso nelle religioni tradizionali, anche se il concetto di “Ottava Dinamica” sembra potersi riferire, se non propriamente ad un Dio trascendente, senza dubbio a un mondo divino, seppur abbastanza impersonale:

Scientology’s founder made no definite statement about the existence of God (which he termed the “Eighth Dynamic”) and left open the door for theological interpretations of the Supreme Being, Unmoved Mover, or First Cause. However, in at least one source he suggests a panentheistic view in which a supreme being or force may exist, with each thetan a reflection of its creative and spiritual power and potentialities.[53]

Sembra dunque mancare in Scientology la caratteristica precipua della teologia gnostica, che è sempre contraddistinta da un dualismo più o meno mitigato. D’altro canto però le nostre informazioni sull’impianto teologico di Scientology restano parziali, e l’idea di una forma divina assimilabile al Dio superiore inconoscibile degli gnostici non è del tutto da escludere.[54] In ogni caso, sembra abbastanza vicina a quella elaborata dagli gnostici antichi l’antropologia scientologica:[55] sia l’idea di un umano tripartito (in Thetan, Mind e Body) sembra ricalcare quella elaborata in ambito Valentiniano,[56] sia quella di un essere di origine “divina”, il Thetan, imprigionato nel cosmo (MEST) e nell’uomo e dimentico della sua origine, che deve essere risvegliato tramite l’istruzione e la conoscenza.[57]

Il testo che sembra richiamare di più una visione gnostica è The Factors, una sorta di riflessione sulla creazione che si ispira alla Genesi. Il breve testo, articolato in 30 sentenze, esordisce richiamando l’incipit della Genesi ma, allo stesso tempo, creando un livello ulteriore rispetto ad essa:

1. Before the beginning was a Cause and the entire purpose of the Cause was the creation of effect.

2. In the beginning and forever is the decision and the decision is TO BE.

3. The first action of beingness is to assume a viewpoint.[58]

Si intende qui chiarire la “Causa” che era «Before the beginning», ovvero la «beingness». Il passaggio dalla beingness al viewpoint sembra segnare una differenziazione del divino:

The thetan – described as “beingness” in the form of a “viewpoint” – is an active coparticipant in the creation of universes but became subject to the self-imposed limitations and encumbrances of the physical universe (MEST).[59]

Una volta che il divino diviene viewpoint avviene la sua ulteriore trasformazione. Al netto del linguaggio volutamente criptico ed evocativo, sembra possibile interpretare il testo come una sorta di lenta trasformazione e discesa del divino da una condizione originaria di perfezione e di unità a una condizione di molteplicità imperfetta:

4. The second action of beingness is to extend from the viewpoint, points to view, which are dimension points.

5. Thus there is space created, for the definition of space is: viewpoint of dimension. And the purpose of a dimension point is space and a point of view.[60]

L’ulteriore passaggio del divino come viewpoint al dimension point è in certo qual modo paragonabile alla caduta del divino nel cosmo tipica dei sistemi gnostici. Questa definizione di “dimension point” potrebbe riferirsi a quelli che, in altri testi, sono definiti Body Thetan. Anche qui questa caduta sembra un elemento di corruzione di quel divino impassibile ma, allo stesso tempo, è la causa che produce la materia (o, nel linguaggio scientologico, il MEST). Il divino decaduto nel cosmo è dimentico della sua natura, della sua origine, delle sue potenzialità:

27. There is beingness, but Man believes there is only becomingness.

28. The resolution of any problem posed hereby is the establishment of viewpoints and dimension points, the betterment of condition and concourse amongst dimension points, and, thereby, viewpoints, and the remedy of abundance or scarcity in all things, pleasant or ugly, by the rehabilitation of the ability of the viewpoint to assume points of view and create and uncreate, neglect, start, change and stop dimension points of any kind at the determinism of the viewpoint. Certainty in all three universes must be regained, for certainty, not data, is knowledge.[61]

Quindi da una parte esiste una dimensione divina nell’uomo («There is beingness»), dall’altra essa è passata dall’Essere al Divenire, perdendo così la coscienza della sua divinità. La soluzione è una sola, secondo la soteriologia gnostica proposta da Hubbard: dopo aver rimesso al loro posto i viewpoints (ovvero i Thetan) e i dimension points (i Body Thetan) e i rapporti reciproci tra loro, occorre «the rehabilitation of the ability of the viewpoint» riguadagnando la “conoscenza”. Conoscenza rivelata tramite un’istruzione gnostica:

30. And above these things there might be speculation only. And below these things there is the playing of the game. But these things which are written here Man can experience and know. And some may care to teach these things and some may care to use them to assist those in distress and some may desire to employ them to make individuals and organizations more able and so give to Earth a culture of which we can be proud.[62]

 

7. Conclusioni

Scientology è una dottrina religiosa nata per aggiunte progressive dall’opera di Ron Hubbard. Partendo da una serie disomogenea di interventi (spesso orali) e di idee (tanto che Urban definirà Hubbard uno “Spiritual Bricoleur”),[63] il fondatore sviluppa quella che può essere definita una vera e propria “Chiesa” e “religione”. I tanti testi, spesso slegati e frammentari, possono comunque essere interpretati alla luce di alcune linee fondamentali. La dottrina del Thetan come essere spirituale decaduto nel mondo, e quella del Body Thetan, cioè la sua incarnazione in gruppi (Cluster) negli uomini, sembra richiamare l’idea gnostica della caduta del divino nel mondo, che è stato formato proprio da questa caduta. L’uomo, tripartito in Thetan, Mind e Body (cioè Spirito, anima e corpo), si libera tramite la conoscenza salvifica, che permette al Thetan di riacquistare la sua consapevolezza e le sue potenzialità divine. Pur non essendo in grado di ricostruire le letture compiute da Hubbard, senza dubbio il riferimento che egli stesso fa a una “fede gnostica” ci permette di ipotizzare una sua conoscenza (non sappiamo quanto approfondita e di prima mano) di testi gnostici, o almeno di discussioni o di studi su di essi. Come è noto un grande impulso agli studi sullo gnosticismo fu dato dal fortuito ritrovamento dei testi di Nag Hammadi, avvenuto nel 1945. Proprio gli anni ‘60 del XX secolo furono segnati dal grande entusiasmo per le prime pubblicazioni di tali testi e per i primi studi che tentavano di delinearne la storia. Senza dubbio tale entusiasmo non si limitò alla cerchia degli studiosi, e nell’ambito del fiorire di chiese neo-gnostiche (che nascono a partire dalla fine dell’800, a margine del movimento teosofico, ma che si sviluppano a partire dagli anni ‘50 e ‘60 del Novecento)[64] va inquadrata anche la nascita di Scientology, senza per questo voler ridurre la dottrina di Hubbard a un fenomeno puramente neo-gnostico. L’impianto gnosticheggiante appare solo una delle radici del pensiero di Scientology, che ne viene influenzato nei suoi aspetti più propriamente soteriologici, anche se spesso declinati in una chiave che, almeno ad un primo approccio, sembra essere secolare, più che spirituale. L’attenzione agli aspetti terapeutici piuttosto che dichiaratamente soteriologici è ben comprensibile alla luce dell’intero impianto di Scientology, che si propone come una religione moderna (o post-moderna),[65] con un linguaggio intriso di elementi tecnologici e scientifici.[66] Nella sostanza si tratta di un sistema in cui c’è una grande attenzione all’elemento salvifico, declinato in forme che richiamano il linguaggio e certe modalità terapeutiche tipiche della psicologia e della psichiatria, ma in cui la base concettuale e il sistema generale è di tipo eminentemente religioso. Eppure la lettura della dottrina del Thetan nel quadro d’insieme della mitologia di Scientology ci mostra come, dietro la patina secolare appaia chiaramente un livello spirituale ben definito.

Non è del tutto palese da dove Hubbard abbia mutuato certe idee. Senza dubbio la complessità di un fenomeno quale lo gnosticismo non permette di riconoscere chiaramente delle filiazioni dirette. L’ipotesi più plausibile ci rimanda al fiorire di teorie in ambito teosofico e antroposofico, a partire dalla metà del XIX secolo. Idee relative a un corpo eterico o astrale, sviluppatesi nella teosofia ma ancor meglio definite da Rudolph Steiner nella sua dottrina antroposofica, potrebbero aver influenzato le idee di Hubbard. Non è del tutto facile ricostruire i passaggi di tali idee all’interno della complessa e sfuggente galassia esoterica che si sviluppa nella prima metà del XX secolo, e con cui, come abbiamo visto, Hubbard venne, seppur marginalmente, in contatto. D’altro canto, pur senza riuscire a ricostruire una filiazione diretta, possiamo certo ritenere che Hubbard abbia attinto dalla circolazione sempre più diffusa di tali idee, anche al di fuori di circoli strettamente esoterici. Si pensi ad esempio alla controcultura hippie o a quella underground. Ma ancor più interessante e stringente appare il confronto con certi ambienti della letteratura fantascientifica americana, cui Hubbard apparteneva. Varie distopie fantascientifiche, a partire dai testi di Philip K. Dick, sino alla saga cinematografica di Matrix, sono state lette in chiave gnostica.[67] Pur in presenza di queste venature gnostiche nella letteratura fantascientifica, il grande merito di Hubbard fu quello di sviluppare tali idee dando ad esse l’articolazione coerente di un sistema dottrinale. I vari spunti, derivanti dall’ampia nebulosa della cultura americana della metà del Novecento, vengono rielaborati in una visione nuova e del tutto originale, creando un vero e proprio impianto teologico di quella che sarà, almeno a partire dagli anni ‘90, una nuova religione: la Chiesa di Scientology.

 

[1]Ringrazio le Relazioni Pubbliche della Chiesa di Scientology nella persona di Mariaelena Martini, per avermi fatto visitarre la sede romana della Chiesa e avermi dato tante delucidazioni sulle sue dottrine.  Una rassegna e una critica introduttiva delle fonti di Scientology in M. Frenschkowski, L. Ron Hubbard and Scientology. An annotated bibliographical survey of primary and selected secondary literature, «Marburg Journal of Religion», IV, 1, 1999; M. Rothstein, Scientology, scripture, and sacred tradition, in J. R. Lewis - O. Hammer (eds.), The Invention of Sacred Tradition, Cambridge, Cambridge University Press, 2007, pp. 18-37; D. R. Christensen, Sources for the Study of Scientology: Presentations and Reflections, in J. R. Lewis (ed.), Scientology, Oxford, Oxford University Press, 2009, pp. 411-431.

[2] Sui vari possibili approcci in sede storico-religiosa cfr. J. R. Lewis, Scientology: Religious Studies Approaches, «Numen», LXIII, 2016, pp. 6-11. Negli ultimi anni il dibattito scientifico su “cosa sia la religione” (e, di conseguenza, su cosa non lo sia) è particolarmente acceso (J. Z. Smith, Imagining Religion: From Babylon to Jonestown, Chicago, The University of Chicago Press, 1982; J. Z. Smith, Religion, Religions, Religious, in Critical Terms for Religious Studies, a cura di M. C. Taylor, Chicago, University of Chicago Press, 1998, pp. 269-284; R. Crawford, What is Religion?, London-New York, Routledge, 2002; New Approaches to the Study of Religion. Volume 1: Regional, Critical, and Historical Approaches, a cura di P. Antes, A. W. Geertz, R. R. Warne, Berlin-New York, De Gruyter, 2004; J. Sinding Jensen, What is religion?, London-New York, Routledge, 2014; C. Smith, Religion: What It Is, How It Works, and Why It Matters, Princeton-Oxford, Princeton University Press, 2017; What Is Religion? Debating the Academic Study of Religion, a cura di A. W. Hughes, R. T. McCutcheon, New York, Oxford University Press, 2021; M. Serres, Religion: Rereading What Is Bound Together, Stanford, Stanford University Press, 2022). Non possiamo qui entrare nel merito di questa complessa questione, che in buona parte risente della temperie di studi post-coloniale, che vede nella “religione” un esempio di colonialismo ante litteram, che ha assimilato al cristianesimo ogni altra esperienza. L’alternativa è però quella di un ginepraio di singole storie ‘religiose’ senza connessione, o la creazione di definizioni in vitro senza alcuna aderenza con la realtà storiografica o con il sentire comune dei non specialisti. Accettare pragmaticamente di partire da un concetto, pur culturalmente condizionato, di “religione” come elaborato nella tradizione latino-cristiana, senza per questo assolutizzarlo ed evitando di porlo come paradigma unico, universale e immutabile, permette, tramite una corretta comparazione (si veda a questo riguardo W. E. Paden, Elements of a New Comparativism, in A Magic Still Dwells. Comparative Religion in the Postmodern Age, a cura di K. C. Patton, B. C. Ray, Berkeley - Los Angeles, University of California Press, 2000, pp. 182-192; G. Casadio, Historicizing and Translating Religion, in The Oxford Handbook of the Study of Religion, a cura di M. Stausberg, S. Engler, Oxford, Oxford University Press, 2016, pp. 33-51), di attingere a uno studio storico-religioso che sia adeguatamente oggettivo (senza pretese di assoluta neutralità). Proprio Scientology costituisce un interessante case-study sulla definizione di “religione”, come nota H. B. Urban, The Church of Scientology. A History of a New Religion, Princeton-Oxford, Princeton University Press, 2011, pp. 4-5; 10-13. Per comprendere adeguatamente un sistema religioso complesso come quello di Scientology occorre anzitutto chiarire le modalità di indagine utilizzate. In questa indagine si è privilegiato un metodo storico-critico basato sulle fonti, che permette di cogliere l’articolazione del pensiero di Hubbard e delle dottrine di Scientology, nonché l’evoluzione di queste, a partire dalla fase di fondazione sino al raggiungimento di un sistema complesso e articolato, avvenuto a partire dagli anni ‘90 del XX secolo. Tali fonti saranno esaminate anche in chiave storico-comparativa, cercando di comprendere quali siano le influenze storiche alla base di tali dottrine e come sia possibile inquadrarle nell’ambito dello sviluppo religioso, anche in rapporto a tipologie storico-religiose note. In tal senso Scientology, pur essendo una religione atipica e da leggere sicuramente alla luce della temperie religiosa post-moderna, è perfettamente comparabile con altri fenomeni religiosi. Una corretta comparazione storica permetterà di comprendere le influenze subite da Hubbard nello sviluppo delle sue dottrine. Allo stesso tempo un’adeguata comparazione fenomenologica sarà utile e necessaria per leggere in chiave tipologica quelle dottrine, che meglio vengono chiarite se inquadrate all’interno di mondi religiosi analoghi. Il tentativo di mettere a confronto alcune delle dottrine di Scientology esaminate con alcuni spunti teologici tipici di forme gnostiche (antiche e moderne) trova la sua legittimazione da un dato fornito dallo stesso Hubbard, come verrà chiarito più avanti. Allo stesso tempo però il sapore gnostico di alcune sue idee sembra andare al di là delle sue stesse intenzioni, e può essere inquadrato nell’ambito di una persistenza di idee gnostiche in età moderna, sviluppatesi a prescindere da chiare intenzioni e da una piena consapevolezza, come spunti culturali che si muovono in modi spesso inconsci e sotterranei. Non per questo intendiamo cadere in suggestioni archetipiche, ma riteniamo che talvolta ci siano idee e dottrine che si muovono su binari non sempre identificabili, ma di cui lo storico deve tener conto se non vuole che la sua ricostruzione diventi una asettica sequenza di dottrine consapevolmente formulate sulla base di aridi resoconti e catene di fonti.

[3] Cfr. R. Wallis, Scientology: Therapeutic Cult to Religious Sect, «Sociology», IX, 1, 1975, pp. 89-100; A. W. Black, Is Scientology a Religion?, «Australian Religion Studies Review», X, 2, 1997, pp. 13-28; S. A. Kent, Scientology -- Is this a Religion?, «Marburg Journal of Religion», IV, 1, 1999; J. A. Beckford, The Continuum between “Cults” and “Normal” Religion, in Chercheurs de dieux dans l’espace public - Frontier Religions in Public Space, a cura di P. Côté, Ottawa, Les Presses de l’Université d’Ottawa | University of Ottawa Press, 2001, pp. 11-20; A. Gruenschloss, Scientology, a ‘New Age’ Religion?, in J.R. Lewis (ed.), Scientology, cit., pp. 225-243; J. R. Lewis, Scientology: Religious Studies Approaches, «Numen», LXIII, 1, 2016, pp. 6-11; L. Berzano, Is Scientology a Religion?, «The Journal of CESNUR», II, 2, 2018, pp. 11-20.

[4] Sui riti in Scientology cfr. R. Dericquebourg, How Should We Regard the Religious Ceremonies of the Church of Scientology?, in J.R. Lewis (ed.), Scientology, cit., pp. 165-182; D. A. Westbrook, Walking in Ron’s Footsteps: “Pilgrimage” Sites of the Church of Scientology, «Numen», LXIII, 1, 2016, pp. 71-94; M. Rothstein, The Significance of Rituals in Scientology: A Brief Overview and a Few Examples, «Numen», LXIII, 1, 2016, pp. 54-70; A. N. Terrin, Scientology. Libertà e immortalità, Brescia, Morcelliana, 2017, pp. 217-260.

[5] Come nota H. B. Urban, The Church of Scientology, cit., p. 3: «When L. Ron Hubbard unveiled his “revolutionary new science of the human mind” called Dianetics in 1950, he initially made no particular claims that it had anything to do with religion. If anything, he was quite critical of institutional forms of religion in his early lectures. This position changed rapidly in the early 1950s, however, as Dianetics evolved into the Church of Scientology, first incorporated in December 1953. From the 1950s onward, Scientology began to adopt ever more elements drawn from Eastern religions, alternative spiritualities, and science fiction, such as the notion of an eternal spirit, reincarnation, past-life memories, supernatural powers, and a vast “space opera” history of the universe». Lo studioso segue attentamente questo sviluppo di Scientology, dalle prime elaborazioni filosofiche di Hubbard alla trasformazione in una vera e propria “Chiesa”, a partire dal 1953, sino alle polemiche degli anni ‘70 e ‘80 (delineati nel cap. 4: “The ‘Cult of All Cults’?”) e al “trionfo” a partire dagli anni ‘90.

[6] Cfr. S. A. Kent, Scientology’s relationship with eastern religious traditions, «Journal of Contemporary Religion», XI, 1, 1996, pp. 21-36; J. G. Melton, Birth of a Religion, in J.R. Lewis (ed.), Scientology, cit., p. 22; F. K. Flinn, Scientology as Technological Buddhism, in J.R. Lewis (ed.), Scientology, cit., pp. 209-223.

[7] H. B. Urban, The Occult Roots of Scientology?: L. Ron Hubbard, Aleister Crowley, and the Origins of a Controversial New Religion, «Nova Religio: The Journal of Alternative and Emergent Religions», XV, 3, 2012, pp. 91-116; M. Introvigne, L. Ron Hubbard lo gnostico: è stato influenzato da Aleister Crowley?, «The Journal of CESNUR», III, 2019, pp. 53-81.

[8] La connessione tra inconscio e vite precedenti è stata indagata da Jung nei suoi ultimi scritti.

[9] G. M. Harley, J. Kieffer, The Development and Reality of Auditing, in J.R. Lewis (ed.), Scientology, cit., pp. 183-205.

[10] W. S. Bainbridge, The Cultural Context of Scientology, in J.R. Lewis (ed.), Scientology, cit., p. 43. Come nota A. N. Terrin, Scientology, cit., p. 144, l’acquisizione dell’identità personale nella prima fase «porta a divenire Clear, così come, più in là, crea le condizioni per riscoprire il proprio essere specifico, che consiste alla fine nell’essere puro e libero Thetan (essere spirituale e immortale); vero punto di arrivo del percorso di maturazione».

[11] A. N. Terrin, Scientology, cit., p. 147. Quando sia avvenuta tale evoluzione della dottrina di Hubbard non è del tutto chiaro. Secondo A. N. Terrin, Scientology, cit., p. 148, già nel 1952 la dottrina dei Thetan cominciava ad essere presente nel sistema di Scientology. W. S. Bainbridge, The Cultural Context of Scientology, cit., p. 43 ritiene invece che di debba scendere almeno fino al 1966.

[12] J. G. Melton, Birth of a Religion, cit., p. 32, nota 30. Cfr. A. N. Terrin, Scientology, cit., p. 156.

[13] Una raccolta di materiali è quella pubblicata in vari volumi in L. R. Hubbard, The Technical Bulletins of Dianetics and Scientology.

[14] Il termine deriva dalla lettera greca “theta” come iniziale del termine inglese “thought”.

[15] Sulla questione dei Thetan e sul loro rapporto con il livello di clear è interessante leggere quanto dice lo stesso Hubbard in un report: «In PART ONE of the O.T. Course the Clear uses the same materials as are used on the Clearing Course and runs any banks he did not complete before he went Clear. This activity is in the realm of thought. But it is these banks which brought the being down the “dwindling spiral” and we must be sure that they are never again going to have any effect on the Being. There are also positive gains to be had from this activity. The being is becoming more at cause over thought. He is on his way to Operating Thetan. When a Clear moves up to cause over his own and other thought, life, Matter, Energy, Space and Time, he is an Operating Thetan. The width between wog and Clear is very great. The width between Clear and OT is a bit wider». Cfr. Clear and O.T. Definition of a Clear: A Thetan who can be at Cause Knowingly and at will over Mental Matter, Energy, Space and Time, Hco Bulletin of 22 September 1966 (classificato come “confidential”), in The Technical Bulletins of Dianetics, cit., Vol. XIV, p. 16.

[16] Come nota M. F. Bednarowski, New Religions and the Theological Imagination in America, Bloomington-Indianapolis, Indiana University Press, 1989, p. 34: «Xemu [sic] as an ancient and powerful ruler of the world suggest a gnostic flavor in Scientology that is intensified by its anti-matter stance».

[17] M. Rothstein, ‘His name was Xenu. He used renegades…’: Aspects of Scientology’s Founding Myth, in J.R. Lewis (ed.), Scientology, cit., pp. 365-387; M. Wakefield, The Road to Xenu: A Narrative Account of Life in Scientology, Lulu.com, 2010.

[18] Come nota D. G. Bromley, Making Sense of Scientology: Prophetic, Contractual Religion, in J.R. Lewis (ed.), Scientology, cit., pp. 91-92: «Vast numbers of traumatized thetans without bodies cluster on or around thetans inhabiting bodies. Each of these “body thetans” retains traumatic experiences that negatively impact the individual to whom the body thetan is attached».

[19] D. R. Christensen, Scientology and Self-Narrativity: Theology and Soteriology as Resource and Strategy, in J.R. Lewis (ed.), Scientology, cit., p. 111.

[20] Clearing Course Instruction Booklet. Mechanics of the Bank, in The Technical Bulletins of Dianetics, cit., Vol. XIV, p. 47.

[21] What Is Scientology?: the Comprehensive Reference on the World’s Fastest Growing Religion, Los Angeles, Church of Scientology International, Bridge Publications, 1992, p. 8.

[22] D. G. Bromley, Making Sense, cit., p. 91.

[23] Cfr. A. N. Terrin, Scientology, cit., p. 144. Si tratta di una presa di coscienza che, pur avvenendo - come abbiamo visto - nelle fasi avanzate ed esoteriche dell’istruzione scientologica, corrisponde alla distinzione e al contrasto tra mente analitica e mente reattiva già delineato nella prima fase essoterica, così come proposta in Dianetics: «La mente analitica corrisponde in qualche modo all’idea nuova del Thetan come essere spirituale e la mente reattiva richiama l’idea del “negativo”, connessa in maniera più ampia al MEST» (pp. 144-145).

[24] Si tratta di quella esperienza che Hubbard rende con una espressione metaforica: «Be three feet back of your head», raggiungibile con la tecnica “One-Shot Clear” tipica dell’OT VI.

[25] D. G. Bromley, Making Sense, cit., p. 91.

[26] Si tratta della facoltà del Thetan di viaggiare al di fuori del proprio corpo (cfr. H. B. Urban, The Knowing of Knowing Neo-Gnosticism, from the O.T.O. to Scientology, «Gnosis: Journal of Gnostic Studies», IV, 2019, p. 139).

[27] L. R. Hubbard, The Parts of Man, 1 December 1957, «Professional Auditor’s Bulletin», CXXV, in The Technical Bulletins of Dianetics, cit., Vol. III, p. 149.

[28] Ivi, p. 151.

[29] Clusters formation, HCO Bulletin of 25 October 1969 revised 20 September 1978 revised 16 August 1983 (classificato come “secret”), in The Technical Bulletins of Dianetics, cit., Vol. XIV, p. 275 (le parti sono sottolineate nel testo originale).

[30] The Basic on BTs, Hco Bulletin of 5 February 1970, revised 16 August 1983 (classificato come “secret”), in The Technical Bulletins of Dianetics, cit., Vol. XIV, p. 254.

[31] Issue II. Definitions, Sect, III, Hco Bulletin of 5 February 1970 (classificato come “secret”), in The Technical Bulletins of Dianetics, cit., Vol. XIV, p. 246.

[32] Character of Body Thetans, Hco Bulletin of 4 May 1968 (classificato come “confidential”), in The Technical Bulletins of Dianetics, cit., Vol. XIV, p. 247.

[33] Cfr. G. Willms, Scientology: “Modern Religion” or “Religion of Modernity”?, in J.R. Lewis (ed.), Scientology, cit., p. 249.

[34] L. R. Hubbard, The Axioms of Scientology, in The Axioms of Scientology. The Prelogics. The Logics. The Axioms of Dianetics, Washington DC, 1958, pp. 7-8 (maiuscole e sottolineature sono nel testo).

[35] L. R. Hubbard, The Story of a Static, registrazione di un discorso del l febbraio 1957, «Professional Auditor’s Bulletin» CV, in L. R. Hubbard, The Technical Bulletins of Dianetics and Scientology, Vol. III, 1957-1959, p. 4.

[36] B. Corydon, L. Ron Hubbard, Messiah or Madman?, New York, Citadel Press, 1987, p. 359.

[37] Glossary of Terms for the Section II OT Course, Hco Bulletin of 30 September 1981 (classificato come “confidential”), in The Technical Bulletins of Dianetics, cit., Vol. XIV, p. 60.

[38] Come nota A. N. Terrin, Scientology, cit., pp. 149-155 lo sviluppo religioso del binomio salute fisica/salvezza spirituale avviene in Hubbard e nella sua Chiesa, pur partendo da premesse coerenti, in forma progressiva. Cfr. D. R. Christensen, Scientology and Self-Narrativity, cit., pp. 103-116.

[39] Cfr. A. N. Terrin, Scientology, cit., p. 156. In una visita effettuate presso la chiesa di Scientology di Roma, avvenuta poco prima di pubblicare il presente articolo, ho potutto constatare, leggendo un pannello illustrativo, che ad oggi il percorso si articola in 15 livelli e non più in 8. Alla mia richiesta di chiarimento rivolta ad uno dei supervisori della Chiesa è stato risposto che questa nuova struttura in 15 livelli non è un’aggiunta rispetto al percorso previsto da Hubbard (in Sciantology la dottrina non ha ulteriore evoluzione dopo la morte del fondatore) ma una riarticolazione e un approfondimento di quella in 8 livelli.

[40] Clearing Course Instruction Booklet. Basic Basic, in The Technical Bulletins of Dianetics, cit., Vol. XIV, p. 49 (le parti sono sottolineate nel testo originale).

[41] A. N. Terrin, Scientology, cit., p. 145. Sulla metafora della lotta spirituale come gioco della vita cfr. ivi., pp. 163-177.

[42] M. Rothstein, The Significance of Rituals, cit., pp. 54-70.

[43] A. N. Terrin, Scientology, cit., p. 146.

[44] Ivi, p. 148.

[45] J. R. Lewis, Technological Exorcism, Body Thetans, and Scientology’s Secret Mythology, «Numen», LXIII, 1, 2016, pp. 41-44.

[46] Cfr. D. G. Bromley, Making Sense, cit., p. 95.

[47] L. R. Hubbard, Clear Procedure. Definitions, Goals, Hco Bulletin, 1 of 3 December 1957, in The Technical Bulletins of Dianetics, cit., Vol. III, p. 155.

[48] M. F.  Bednarowski, New Religions, cit.; A. N. Terrin, Scientology, cit., pp. 187-216 (egli nota, a p. 188, che «non c’è movimento o corrente di pensiero che le [scil. alla categoria storico-religiosa di gnosticismo] possano essere più vicini sotto certi profili»; M. Introvigne, L. Ron Hubbard lo gnostico, cit., pp. 53-81; D. A. Westbrook, J. R. Lewis, Scientology and Gnosticism: L. Ron Hubbard’s “The Factors” (1953), in G.W. Trompf (ed.), The Gnostic World, London-New York, Routledge, 2019, pp. 632-637; H. B. Urban, The Knowing of Knowing, cit., pp. 129-146. Secondo M. Introvigne, L. Ron Hubbard lo gnostico, cit., fu il famoso esoterista britannico Aleister Crowley a influenzare Hubbard in tal senso, dal momento che entrambi fecero parte della loggia Agape dell’Ordo Templi Orientis (OTO).

[49] L. R. Hubbard, The Scientologist. A Manual on the Dissemination of Material, «Ability» I, 1955, in L. R. Hubbard, The Technical Bulletins of Dianetics and Scientology, Vol. II, 1954-1956 p. 152. Tale rivendicazione fatta da Hubbard è funzionale a dare una patente di antichità alla propria dottrina: «In addressing persons professionally interested in the ministry, we have another interesting problem in public presentation. We should not engage in religious discussions. In the first place, as Scientologists, we are Gnostics, which is to say that we know that we know. People in the ministry ordinarily suppose that knowingness and knowledge are elsewhere resident than in themselves. They believe in belief and substitute belief for wisdom. This makes Scientology no less a religion but makes it a religion with an older tradition and puts it on an intellectual plane» (ivi, p. 158).

[50] Cfr. M. Introvigne, L. Ron Hubbard lo gnostico, cit.

[51] L. R. Hubbard, The Scientologist. A Manual on the Dissemination of Material, «Ability» I, 1955, in The Technical Bulletins of Dianetics, cit., Vol. II, p. 152.

[52] Cfr. A. N. Terrin, Scientology, cit., pp. 189-190.

[53] D. A. Westbrook, J. R. Lewis, Scientology and Gnosticism, cit., p. 633.

[54] M. F.  Bednarowski, New Religions, cit., p. 34, nota che «It may be the case that, as Scientology makes its teachings about God more public, there will be illuminating parallels between this movement and the mythology of gnosticism, with its emphasis on a dualistic cosmology of concentric circles, its understanding of the world as created by a malignant deity who is inferior to the true but unknown God, and its understanding of men and women as ignorant of the spark or fragment of divinity that dwells within».

[55] Ibidem: «At the moment, an attempt to converse with Scientology about its doctrine of deity yields the reminder that, in this belief system, vastly more emphasis is given to the god-like nature of the human person and to the workings of the human mind than to the nature of God. It follows, then, that discerning the nature of God as it is implied in occasional sources in Scientology might better be accomplished indirectly through a study of its teachings on human nature than by interpolating a cohesive definition of God that may not have much cogency for Scientologists. As a result, Scientology’s theodicy, if that is even an accurate word here, can only be inferred from the interpretation of human nature to follow in the next chapter as Scientology provides its answers to questions about the cause of human unhappiness and suffering in the world».

[56] Anche se non sembra pertinente a Scientology l’idea gnostica di una umanità suddivisa in categorie predestinate.

[57] Come nota H. B. Urban, The Knowing of Knowing, cit., p. 139, «In his lectures of the 1950s and 60s, Hubbard also articulated an elaborate cosmology, metaphysics, and esoteric hierarchy that is a complex mixture of various esoteric currents (including gnosticism) and his own fertile Sci-Fi imagination». In particolare, la letteratura di fantascienza, in cui Hubbard era particolarmente versato già da prima che fondasse Scientology, sembra a buon diritto sostituire le complesse narrazioni mitologiche che contraddistinguevano parecchi dei testi prodotti dagli gnostici antichi. Cfr. anche A. N. Terrin, Scientology, cit., pp. 194-197.

[58] L. R. Hubbard, The Factors, 23 Aprile 1953, in L. R. Hubbard, The Technical Bulletins of Dianetics and Scientology, Vol. I, 1950-1953, p. 375.

[59] D. A. Westbrook, J. R. Lewis, Scientology and Gnosticism, cit., p. 635.

[60] L. R. Hubbard, The Factors, cit., p. 375.

[61] Ivi, p. 376.

[62] Ibidem.

[63] H. B. Urban, The Church of Scientology, cit., pp. 26 ss.

[64] A. Cosentino, Prigionieri del cosmo. Un profilo storico e tipologico dello Gnosticismo, Phronesis, Palermo, 2022, pp. 174-201.

[65] Cfr. M. Martinelli, Religion in Secularized and Post-Secularized Europe, in L. Zanfrini (ed.), Migrants and Religion: Paths, Issues, and Lenses. A Multidisciplinary and Multi-Sited Study on the Role of Religious Belongings in Migratory and Integration Processes, Leiden-Boston, Brill, 2020, pp. 106-107.

[66] Cfr. R. Wallis, Scientology, cit., pp. 89-100; A. Langella, Salvezza e guarigione, in A. Terracciano (ed.), Attese e figure di salvezza oggi, Napoli, Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. Sezione S. Tommaso D’Aquino, 2009, pp. 319-320; S. P. Pretorius, The concept “salvation” in the Church of Scientology, «Harvard Theological Studies», LXII, 1, 2006, pp. 313-327.

[67] A. Milani, U. Malaguti, La fantascienza come fenomeno di cultura, «Il Mulino, Rivista trimestrale di cultura e di politica» VI, 1969, pp. 655-668; A. Cosentino, Prigionieri del cosmo, cit., pp. 195-201.

 


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SCIENTOLOGY , GNOSTICISMO , RELIGIONI


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Storia delle religioni

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